Cara anima candida, eterna ottimista dell’amore, tu che hai il cuore in mano e lo offri con la stessa disinvoltura con cui si distribuiscono volantini promozionali: questo articolo è per te. O meglio, è una sorta di guida di sopravvivenza, un antidoto (parzialmente garantito) contro le delusioni amorose che ti colpiscono più spesso di un fulmine a ciel sereno e che, stranamente, continuano a sorprenderti.
Siamo onesti: se ti riconosci nella categoria dei “cuori troppo disponibili”, sai di cosa parlo. Sei quella che, dopo una relazione finita male, giura “mai più!”, per poi ritrovarti due settimane dopo a pianificare il colore delle tende con una persona incontrata al supermercato. Sei la campionessa olimpica del “dare senza ricevere”, la martire della messaggistica che aspetta risposte per ore (o giorni) ma risponde in 0.3 secondi.
È ora di dire basta! O, almeno, di imparare a difenderti con un minimo di astuzia. Non parlo di trasformarti in cinica incallita o in maestra della manipolazione, ma di acquisire qualche rudimento di “autodifesa sentimentale”. Pensala come una cintura nera emotiva, ma senza dover imparare il karate.
La regola d’oro e il suo corollario: non tutti vogliono il tuo bene. Molti vogliono solo la tua pazienza
Il primo passo per difendersi è accettare una scomoda verità: non tutti quelli che incroci sul tuo cammino amoroso hanno intenzioni pure come la neve alpina. Alcuni sono lì per un passaggio in auto emotivo, altri per un ego-boost temporaneo e altri ancora sono semplicemente degli specialisti nel lasciare macerie dietro di sé. Il corollario? Se qualcuno ti tratta come un’opzione, non farne la tua priorità. Anzi, fanne una lezione.
Le tre fasi della decontaminazione da “Troppo disponibile”
- Fase 1: Riconoscere il “Ghosting” : Viene chiamato “ghosting” quando qualcuno scompare nel nulla, come un fantasma (da qui il nome), senza dare spiegazioni. Per il cuore troppo disponibile, è una tortura cinese. La reazione tipica è: “Ho detto qualcosa di sbagliato? Sono brutto/a? Ho un capello fuori posto?”. La risposta giusta è: “Sono troppo occupato/a per giocare a nascondino”. Non inseguite i fantasmi. Lasciateli vagare in pace. E sì, è permesso bloccarli. Non è cattiveria, è igiene mentale.
- Fase 2: Imparare a dire “No, grazie” : La disponibilità eccessiva si manifesta anche nell’incapacità di declinare inviti che non ci interessano o richieste che ci mettono a disagio. Un “no” semplice, senza un saggio filosofico sul perché non potete o non volete, è liberatorio. Non siete costretti a giustificare ogni vostra scelta. Siete persone, non sportelli informazioni.
- Fase 3: L’Investimento emozionale equilibrato : Pensate all’amore come a un conto in banca. Se versate sempre voi e non ritirate mai nulla, il conto si svuota. E voi vi ritrovate in bancarotta sentimentale. Iniziate a dare in proporzione a quanto ricevete. Se l’altra persona è un taccagno emotivo, non siate la sua banca di credito illimitato. Non è egoismo, è equilibrio. È autosalvaguardia.
Piccolo dizionario per il cuore troppo disponibile – Edizione limitata
- “Ti faccio sapere”: Spesso significa “Ti ho già dimenticato, ma non voglio essere maleducato”.
- “Sono molto impegnato/a”: Traduzione: “Sono impegnato/a con chiunque non sia tu”.
- “Ho bisogno dei miei spazi”: Traduzione: “Ho bisogno di spazio da te in particolare”.
- “Sei troppo buono/a”: Traduzione: “Sei un/a zerbino/a perfetto/a per le mie esigenze egoistiche”.
Caro cuore troppo disponibile, il mondo non è un campo di battaglia, ma nemmeno un parco giochi senza regole. È un luogo dove l’amore dovrebbe essere reciproco, un tango in cui entrambi i ballerini si muovono all’unisono. Se ti trovi a ballare da sola, è ora di cambiare musica o, ancora meglio, di cercare un nuovo partner.
La tua felicità sentimentale non è un optional, ma un diritto. E, a volte, per difendere i tuoi diritti, serve un pizzico di sana ironia e un bel po’ di buon senso. In bocca al lupo e che la forza (e un po’ di sano egoismo) sia con te!