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Bienvenue en France

Chi mi conosce bene sa quanto io ami la Francia per mille ragioni che sono diventate mille e tre nel mio ultimo viaggio.
Questa meravigliosa donna che si copre gli occhi mi ha colpita subito. E’ lei che mi ha dato il benvenuto nello chalet che mi ha ospitata per tre giorni.

E’ stato il mio primo scatto e la prima ragione dopo le mille che mi spingono ad amare questo paese.

Mi sono chiesta perchè mettere lei sul ciglio di una porta, che messaggio vuole dare agli ospiti che la varcheranno: lasciate ogni speranza voi che entrate oppure lasciate fuori la mondezza voi che entrate.

Si copre si gli occhi con un gesto elegante, quasi liberatorio, con forza e tenacia perché utilizza entrambe le braccia per farlo.

L’ho accarezzata, l’ho osservata e ho cercato la mia spiegazione.
Il primo pensiero è corso all’Italia, alle vittime di Genova, alle loro famiglie, a chi ha visto la morte in faccia ma non era la sua ora, a chi vive nel terrore che potrebbe cadere ancora qualche pezzo di ponte, a me e a ciò che non ho voluto vedere e alla vergogna che ogni tanto provo per me stessa.

Quante sensazioni mi ha regalato questa Signora, le prometto di tornare mentre entro e saluto tutti con un sorriso e un cuore pieno di gioia.

Sono felice, felice di parlare francese, di tradurre ai miei compagni italiani ogni singola parola, felice di sentirmi utile e onorata di avere a tavola persone importantissime francesi.

Verso l’una di notte la bon nuit si sussegue come una eco infinita, non basta dirlo una volta, i francesi lo ripetono finché anche l’ombra di te non è più visibile e l’ultimo à demain l’ho sentito in lontananza mentre stavo per chiudere la porta della mia camera.

Non mi sono scordata della mia Venere avec la tête basse, regard vers le bas, cachant son regard avec la main

Mi sembra la rappresentazione del dolore che vive il nostro tempo, le paure che sentiamo ogni giorno, la frenesia di correre verso chissà che cosa, vedere il nostro sogno frantumarsi o peggio ancora non averne uno su cui sperare, vivere in nome nell’orgoglio e della cocciutaggine, pensare di essere qualcuno solo perché urli più di tutti.

La mia Venere si duole per l’ipocresia, l’ignoranza, la vanagloria e il nulla delle persone.

Ecco che ritorna il lascia fuori la mondezza che hai visto fino ad oggi e dai il benvenuto a tutto ciò che c’è di più puro e vero nella vita: l’Amore.

La mia Venere in fondo è benevola e il messaggio è positivo. Mentre ripercorro la giornata con la mente gli occhi si chiudono e mi addormento con la felicità nel cuore e la gran voglia di ricominciare ad amare.

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