Counselling

La rabbia e le tensioni finiscono tutte nel secondo cervello

Le emozioni finiscono tutte lì, che si tratti di farfalle o pugni la destinazione è una: la nostra pancia.

La scienza lo ha dimostrato, l’intestino è il nostro secondo cervello e ha un sistema nervoso chiamato enterico che ha stretto una forte relazione con il sistema nervoso centrale, il cervello.

Tra il primo e il secondo c’è un accordo basato su un buon dialogo.

Il cervello emotivo, quando arrivano delle emozioni forti, deve immediatamente dirlo alla centrale per capire di che si tratta.

Per esempio se inizio a provare un’ansia da prestazione la pancia si contrae, mi sento male, mi agito e sudo.

Lo stomaco si spaventa e manda alla centrale l’allarme.

Il direttore generale del nostro cervello invia subito il comando all’intestino di rilasciare delle sostanze per combattere lo stato di allerta: la melatonina è una di queste.

E qui sta l’inghippo.

Se il danno persiste queste sostanze in eccesso fanno male allo stomaco e il disagio addominale non farà che aumentare.

Ad un tratto tutto finisce, quando affrontata la prima paura ci si rilassa e tutto prosegue nel migliore dei modi.

Se invece siamo soggetti a continui stress saranno molto evidenti questi sintomi:

  • potresti sentire la pancia gonfia,
  • non digerire bene,
  • avere dolori addominali,
  • nausea
  • aria che si blocca proprio nell’intestino

In una parola: malessere.

Non va sempre così, a ognuno di noi capita di avere piccoli momenti di stress, ma non ce ne accorgiamo.

E’ quando gli stati d’animo sono negativi per lungo tempo che iniziano i guai: gli effetti delle sostanze inviate dal secondo cervello non riusciranno a sconfiggere l’eccessivo disagio e la dopamina o la serotonina da soli non ce la possono fare.

Pensa che il 90% dei messaggi parte dalla pancia, abbiamo incorporato uno stalker buono, visto che spesso ci salva da attacchi di panico o ansia.

E quando ci piace una persona così tanto e sentiamo le farfalle sullo stomaco cosa succede?

Credo che in una sola volta il cervello butti fuori l’80% del 95% di seratonina che produce. Una goduria insomma.

Ora non ci resta che capire come nutrire il nostro secondo cervello se vogliamo che ci aiuti quando ne abbiamo bisogno.

Nutrirlo bene con l’unica dieta possibile: quella mediterranea.

Variamo la nostra alimentazione per mantenere le cellule sane e forti in modo che possano combattere gli imprevisti, e di sti tempi, tra alti e bassi, ce ne è davvero bisogno.

alla prossima

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