Confidenze

Ramón Monegal il profumiere dei Reali di Spagna

Ramón Monegal proviene da una lunga e illustre dinastia di grandi profumieri di Barcellona. Rappresenta la quarta generazione dei fondatori della casa Myrurgia, fornitori ufficiali della Famiglia Reale spagnola e tra i più importanti profumieri internazionali di Spagna.  Per me un onore averlo intervistato


La collezione dei suoi profumi parla di Spagna e la sua millenaria cultura. I nomi dei profumi fanno riferimento alla terra “caliente”, alla tradizione spagnola, all’arte e alla gioia. Sembrano messaggi che inducono a pensare che con due gocce di profumo Monegal indossi il coraggio, la forza e il sole

La globalizzazione cerca l’uniformità, quando la realtà, fortunatamente, è diversità .  Ho un linguaggio olfattivo tutto personale e invento odori. Certo sono legati alla mia cultura mediterranea, all’osservazione quasi maniacale della natura e al mio bisogno di comunicare, ereditato dalla tradizione di famiglia.

L’odore di un profumo certamente identifica, ma ha anche il potere di comunicare un atteggiamento specifico o può anche definire uno stato d’animo.

E sì, penso che con due gocce o due spruzzi di uno dei miei profumi si può vedere l’ “Immagine Olfattiva” che creo.  A questo si unisce la vista, la sensualità, la luminosità, la gioia, l’energia o la forza che mi rappresentano, che parlano anche di me.

Se una persona vuole indossare un profumo Monegal dovrebbe isolare l’olfatto e aprire prima un altro senso, quale?

Quello dell’immaginazione. Puoi “usare” un profumo Monegal, ma se vuoi davvero sentirlo devi prima disconnettere i sensi della vista e dell’udito e poi lasciarti trasportare ovunque ti portino l’odore degli ingredienti e la storia che c’è dietro.

Per me la magia e il potere di un profumo consiste nel renderlo memorabile e indimenticabile. Alla fine tocca a te e alla tua capacità immaginativa di farlo combaciare con le tue esperienze o i momenti più significativi della tua vita. 

Posso chiamarla alchimista? I codici naturali depositati nel suo profondo essere la guidano alla ricerca dell’essenza perfetta. Ma tutto cambia e si trasforma.  Quando sente che è arrivato il momento di creare una nuova fragranza?

I profumieri nell’antichità erano conosciuti come alchimisti, quindi penso che questo nome non sia sbagliato, anche se preferisco definirmi semplicemente un profumiere.

Tutti sappiamo e accettiamo che l’essenza o il profumo perfetto sia un’utopia, che non esiste, anche se in fondo voglio credere nella possibilità che forse, in un giorno glorioso, possa apparirmi, seppur miracolosamente. Bisogna avere fede, lavorare e pensare che il tuo miglior profumo non è l’ultimo, ma deve ancora essere inventato!

Devo confessare che durante il faticoso processo finale di composizione e valutazione del profumo in cui lavoro, e prima di finirlo, sento l’urgenza di voltare pagina, forse per noia, per iniziare un nuovo copione olfattivo che mi permetta di giocare e sperimentare con le idee e gli ingredienti che mi sono stati presentati nel corso del suo sviluppo e non che ho potuto sfruttare.

C’è un’essenza a cui lei è particolarmente affezionato?

Ne ho diversi, a cominciare dall’incredibile essenza della radice dell’ Iris di Firenze, con cui mi identifico così tanto che l’ho scelta per intitolare la mia poltrona all‘Accademia dei Profumi di Spagna.

Sono un profumiere dalle strutture legnose e come tale mi sono appassionato al cedro della Virginia, al sandalo di Ceylon e più recentemente all’Oud Laos. Ma ho anche altre preferenze: sono affascinato dalla composizione della pelle spagnola, mi seduce la Tuberosa Indiana e mi attrae l’odore dei feromoni di Musk o mi eccita il pepe rosa del Perù.  

Il suo negozio in Barcellona sembra una gioielleria d’autore. Il profumo è come un diamante, è per sempre?

Per valutare bene un profumo mi immagino uno spazio ideale, intimo e caldo come una biblioteca, confortevole come una galleria d’arte e prezioso come lo sono i gioielli d’autore.

Concepisco il profumo come un’opera senza tempo, senza genere e con l’obiettivo di inviare un messaggio che definisce una “Immagine Olfattiva”.

La moda è moda perché passa di moda, il profumo esiste da molti secoli prima della moda, e non è moda perché non può passare di moda, così come non può passare di moda un diamante o meglio l’odore di una rosa, che è sempre lo stesso. Il messaggio del profumo, come quello di un’opera letteraria, pittorica o musicale, è per sempre.

Intervista pubblicata su LIVEIN STYLE luglio 2021

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