Counselling

Esiste davvero il potere dell’intenzione?

Dopo aver letto “Il potere dell’intenzione” di Wayne Dyer mi sono messa a scrivere.

Trovando troppi spunti con la kabbalah mi sono chiesta se in fondo ogni scrittore che parli di crescita personale sia più o meno un kabalista.

Come appassionata di kabbalah ti riporto ciò che so, che ho studiato e metto in pratica ( delle volte con molta difficoltà ) per trovare il meglio di me ogni giorno.

Sappiamo che ogni processo di crescita personale deve affrontare degli ostacoli, parte di questi sono derivati dalle nostre convinzioni, dal retaggio atavico di credenze tramandate, dal pensiero che noi stessi abbiamo di noi, altri sono invece ostacoli universali che si presentano in diverse fasi evolutive della crescita.

Nessuno degli esseri umani ne è esente, la differenza tra un individuo ed un altro è SOLO il modo in cui affronta le parti involute del sé.

Nella maggior parte delle teorie psicologiche, inerenti agli argomenti trattati, si trova spesso una corrispondenza molto elevata sulla visione mistica, nella quale si afferma che ogni essere umano è in balia di due forze che spingono per emergere sul suo libero arbitrio:

1- una forza positiva

2- un’altra negativa.

La prima avvicina l’uomo alla Legge Universale del BENE, l’altra tenta di far allontanare il soggetto dall’armonia universale.

Allora mi chiedo se esista una distinzione netta tra il bene e il male, tale da farmi decidere, senza esitare, di prendere l’una o l’altra strada usando l’istinto.

La risposta è NO!

Molto spesso, anzi, la scelta può sembrare persino contraddittoria.  

Succede per esempio che una reazione eccessiva al momento possa sembrare la peggiore delle azioni, per risultare poi la migliore fatta nella vita.  

Se imparassimo ad agire in armonia con i nostri stessi sentimenti, quella voce che non siamo più abituati ad ascoltare sarebbe la fonte di ogni Luce per noi.

Nel ” Il potere dell’intenzione”, Wayne Dyer cerca di indirizzare il soggetto a fare sempre una scelta sana, perché prima o poi essa produrrà frutti salutari e duraturi , al contrario di quelle malsane che creeranno ulteriori problemi a quelli già esistenti, ma in una visione non sempre immediata.

E’ quello che dicono i kabalisti, messo a paragone con molti testi su cui ho studiato potrei affermare che Dyer è un kabalista a tutti gli effetti.

I ibri sono identici per contenuto e intenzione.

Potenziare la capacità intuitiva suggerita dall’inconscio è uno degli obiettivi in un percorso di crescita personale, ma c’è un MA.

IL TUTTO DIPENDE DALL’INTENZIONE

Nel momento in cui si capirà che i pensieri e le emozioni influenzano senza alcun dubbio la nostra vita, allora saremo liberi di costruire il nostro Sé e diventare quello che vorremmo essere.

“Ogni pensiero possiede un’energia”, suggerisce Dyer, che può rafforzarci o indebolirci. Il nostro compito è quello di  eliminare gli ostacoli sul percorso che ci porta a coincidere con la Sorgente suprema e universale dell’intenzione.

Ciò in cui noi crediamo influisce su come ci comportiamo e agiamo, quindi anche sullo stile di vita che conduciamo.

Se non crediamo di poterci aiutare da soli, probabilmente non ci riusciremo, se non crediamo che l’informazione positiva sia utile alla nostra salute e al nostro benessere allora probabilmente non lo sarà.

Attenzione però, se vogliamo che l’intenzione abbia un effetto positivo su di noi, non deve essere relegata al solo volere razionale, che si manifesta nella parte logica-razionale.

Lì non c’è intenzione.

Se vogliamo ottenere dei risultati dobbiamo allenarla l’intenzione.

I kabalisti lo chiamano DESIDERIO

Dipende solo da te

Per esempio, la paura è un forte deterrente per raggiungere un obiettivo.

Per riuscirci dovremmo capire le emozioni negative che ci ostacolano.

Una volta che abbiamo definito quali sono le paure che nascono dalla sensazione che sentiamo, le distruggeremo con tecniche e convinzioni che andranno a modificare il pensiero che spegne l’intenzione e il successo.

Il percorso di Dyer non solo è fruttuoso, ma è fattibile.

Ci vogliono anni di allenamento per attuare questi insegnamenti, il nostro EGO è un nemico potentissimo travestito da noi stessi, ci conosce alla perfezione e sa esattamente cosa dire e quando dirla al fine di persuaderci nella volontà di continuare un percorso che potrebbe sconfiggerlo.

Io stessa dopo anni di impegno cado nelle sue grinfie e quando succede non solo me ne accorgo subito perché la mia Luce cala di intensità, ma le cose iniziano ad andare storte, mi ritrovo a ripetere errori che credevo debellati e azioni che credevo abbandonate.

L’importante è, nel momento in cui si prende coscienza, si faccia uno switch e si cambi rotta. 

Piano piano si riprende quota e tutto si aggiusta.

“Il potere dell’intenzione” è un libro che andrebbe tenuto sul comodino, da aprire, a caso, prima di addormentarsi e subito dopo appena svegli.

Ogni pagina che uscirà è comunque un ottimo insegnamento, un rinfrescarsi la memoria, un monito per la giornata.

ciao alla prossima

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