Non ne ho idea se l’ottimismo sia congenito e sia scritto nel nostro Dna, magari lo si può acquisire con gli anni come la maturità, quello di cui sono certa è che io rido con gli occhi.
Per me le parole negative, le catastrofi dichiarate senza fondamento, le attenzioni ai pericoli che non esistono e i pensieri disarmanti sono banditi.
Io vedo una sfumatura di rosa anche nel nero più pesto.
Ho la convinzione che siamo noi a chiamare le “sfighe”, non so come dirlo, ma se mi convinco che una situazione andrà male stai pur certa che sarà così.
Ecco perché non ho pregiudizi e quando li ho portano il segno più.
Un tempo il mio ottimismo era sovrabbondante come i chili in eccesso che mi porto dietro.
Queste parole mi venivano ripetute a spot, come le luci a intermittenza degli alberi di Natale, qualcuno è riuscito a farmi credere di essere un’immatura e puerile bambinetta, troppa positività infastidisce.
Tutte le volte che ho dato ascolto a loro, spegnevo qualche luce e mi sono ritrovata in allerta buio più di una volta.
Sai come mi andavano le cose in quel periodo?
E’ l’anagramma di Milano, scoprilo tu, io non la scrivo quella parola.
Da che ho ricordi, mi sveglio con un sorrisone e felice.
uuuuuuuu so bene quanto irrita chi è un diesel al mattino, mia figlia per esempio, che fa parte di quelli del: non mi parlare per mezz’ora, non mi salutare, non mi guardare, fingi che non esista, non sopporto tutta questa allegria
Mi rendo conto che essere ottimisti in eccesso spaventa chi non lo è per nulla. Più sali in alto più ti fai male quando cadi, ti dicono con aria minacciosa quelli del #viveretralenuvolefamaleallasalute.
Sì va beh, che stress!
Se proprio dovrò cadere troverò un materasso soffice che mi accoglierà, e se così non fosse, pazienza si ricomincia da zero.
Gli ottimisti hanno il 70% in più di possibilità di superare gli 85 anni.
Tiè prenditi questo pessimista dei miei zebedei. Lo hanno dimostrato i ricercatori della Harvard constatando che un atteggiamento positivo ha tra l’11 e il 15% di chance in più di vivere più a lungo.
Cosa dice la ricerca
Sappiamo che non c’è certezza tra la correlazione ottimismo-longevità, eppure, dati alla mano, dimostrano che il pensiero positivo condiziona la nostra salute.
Gli ottimisti adottano stili di vita sani e la positività agisce sul nostro organismo come un farmaco, abbassando i livelli di infiammazione nel corpo.
Il parere dell’esperto
«Oggi i nostri sforzi si concentrano sulla riduzione dei fattori di rischio per le malattie, ma sempre più studi ci dicono che anche il potenziamento della resilienza psicologica può fare la differenza», spiega il co-autore dello studio, Eric Kim. «Le nostre nuove scoperte suggeriscono che dovremmo puntare di più sull’ottimismo, che si associa a stili di vita più sani e a modi migliori per fronteggiare le sfide della vita».
Concludo dicendo ai pessimisti di provare a vedere il cielo più rosa, le giornate più celeste e la vita più arcobaleno. Il nero lasciamolo al tubino o al tacco 12 che fa sempre tanto glamour e bellezza.
Positività Olè!
