Le donne uccise dall’inizio dell’anno sono state 20. Questo è il sottobosco del coronavirus.
A queste vittime ne aggiungiamo altre quattro in aprile.
Viviana Caglioni 34 anni. Morta il 6 aprile 2020 all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Ricoverata in seguito a una violenta aggressione, subita all’interno della sua abitazione, nella notte tra il 30 e il 31 marzo.
Gina Lorenza Rota 52 anni e Terens Cacici 38 anni. Sono state trovate la sera del 2 aprile 2020 nell’abitazione che condividevano. Il quartiere è San Martino di Rho, in provincia di Milano. L’ispezione del medico legale, ha rilevato una ferita d’arma da fuoco alla testa. Per entrambe le vittime. Cacici, il trentottenne impugnava una pistola. Detenuta illegalmente.
Maria Angela Corona 47 anni. E’ stata trovata la mattina del 16 aprile 2020. Il dirupo, dove è stata gettata, si trova lungo la strada statale provinciale 16. Quella che collega Casteldaccia a Bagheria, in provincia di Palermo.
Alessandra Cità, 47 anni. E’ stata uccisa nella notte tra il 18 e il 19 aprile 2020. Siamo ad Albignano d’Adda, frazione di Truccazzano, in provincia di Milano. L’ex compagno della donna, Antonio Vena, coetaneo, dopo il delitto si è costituito alla caserma dei carabinieri di Cassano d’Adda, confessando l’omicidio.
Mi chiedo se avessero potuto salvarsi queste donne costrette a restare in casa con uomini violenti e assassini.
Questo è il sottobosco del coronavirus, un’emergenza a cui il governo deve rispondere.
Spero non sia vera la notizia di una ragazza scappata da casa per andare a denunciare il suo compagno e rimandata bruscamente indietro dai carabinieri. Perché queste non sono cose importanti.
Qualcuno smentisca questa notizia. Se fosse vera sarebbe gravissimo.
Le mura domestiche per alcune donne sono trappole mortali. Quanto ci metteremo a capirlo?
Non avere paura di chiamare il 1522. Trova degli escamotage per farlo sapere. Se vivi con un uomo pericoloso non permettergli di toglierti la vita.
CHIEDI AIUTO
