Devi avere delle competenze ibride per trovare subito lavoro.
Non fosse per il fatto che stemanesimo sia un neologismo, mi verrebbe da dire che abbiamo scoperto l’acqua calda e che per noi donne non è altro che la filosofia dell’ovvio.
Vogliamo fare la rivoluzione? Eh facciamola, ma usando parole semplici come: la donna è il nuovo manager da temere.
In pratica questo neologismo parla di competenze, perlopiù non compatibili, tra le scienze umanistiche e quelle scientifiche.
Se sei degli anni ’80 qualche professore ti avrà detto che sei una capra in matematica perché sei brava in italiano.
E tu ci hai creduto così tanto che non solo hai smesso di fare conti, ma usi la calcolatrice quando fai ripetizioni a tuo nipote di 6 anni.
“Maneggia numeri allora non puoi maneggiare parole“, questo è il punto.
La domanda è: “Hai un cervello portato a elaborare dati logici o non logici?” Quando per non logiche intendiamo le discipline che mettono in atto la parte creativa del linguaggio e dell’irrazionalità, le arti per intenderci.
Se rispondi entrambi allora non sei degli anni ’80.
Perché a meno che tu non avessi un disturbo bordeline di personalità, dovevi avere due cervelli, non comunicanti ovviamente e quindi: 4+4 = 8 non otto.
CON IL TEMPO LE COSE CAMBIANO
I due cervelli, stanchi di essere dei vicini che non si calcolano e non spiaccicano parola. Decidono di conoscersi ed è così che calcolo-linguaggio scoprono che insieme sono geniali.
Basti pensare ai progettisti della tecnologia. Sono dei matematici, ma necessitano di un linguaggio per interagire con la realtà, cosa dici?
Evoluzione umana del terzo millennio. Capacità oggettive che dialogano con la soggettività, che meraviglia.
Matematica vs letteratura: dai è ora di dare un calcio atomico a questo stereotipo atavico e decisamente fuori tempo.
Apriamo gli orti e iniziamo a coltivare le piante che ci sembrano ostiche. La competenza e l’esperienza in entrambi gli orti saranno le richieste per nuove professioni nel futuro.
E ARRIVIAMO ALLO STEMANESIMO
Di cosa sto parlando?
In pratica è un mix disciplinare che incorpora i numeri con il linguaggio, arrivando a formare competenze ibride capaci di elaborare l’empatia con il pensiero critico, la matematica con la letteratura.
Queste nuove figure saranno le più richieste sul mercato del lavoro, in soldoni devi dimostrare di avere grandi interessi sui diversi fronti.
Se crei un game storico devi elaborare formule matematiche e conoscenze storiche, mixate con emozioni e sentimenti. Mica puoi ambientare un video gioco alla Corte di Versailles e montare bufali o ammazzare l’avversario con la fionda.
Bisogna avere sensibilità umanistiche e competenze tecnologiche, per dirla in breve. Ricordate il geniale Leonardo da Vinci, possiamo definirlo il padre dello stemanesimo?
NOI DONNE SIAMO STEMANESIME A PARTIRE DA EVA
Sono molto entusiasta che gli studiosi abbiano confermato questa prospettiva. Abbiamo forse dimostrato quanto la nostra sensibilità, creatività e organizzazione siano in seno ad ogni donna?
Siamo avvantaggiate perché nel corso dei secoli ci siamo allenate nella gestione della famiglia che possiamo considerare una S.p.A.
Siamo le amministratrici dell’azienda più complessa al mondo e siamo in grado di giostrarci tra calcoli ed emozioni con ottimi risultati.
Siamo noi le vere contaminate, le stemanesime e le protagoniste del futuro.
Ora non resta che attendere che la scuola abbandoni i percorsi tradizionali a favore di una nuova disciplina. In Giappone, per esempio, è già applicata da anni. Come in Finlandia dove si insegnano le singole materie osservandole sotto diversi punti di vista.
Passione, logica e curiosità sono elementi, a mio parere, imprescindibili. Per cui rompiamo i blocchi dei limiti mentali e sperimentiamo. Proviamo a interessarci a più cose, soprattutto facciamo uscire quei talenti che ci hanno obbligato a mettere sul fondo del cassetto dei ricordi.
Per i maschietti un piccolo consiglio: vivi 7 giorni come una donna. E’ come fare 5 anni di Università e 3 Master, tanto per incominciare.
