curiosità

Leonardo geloso dei suoi scritti

Il suo genio si riversa nella scrittura tanto quanto nelle invenzioni e opere d’arte. Leonardo fu un infaticabile scrittore gelosissimo dei suoi scritti.

Quando ero piccola, per non far leggere i miei diari ad occhi indiscreti di curiosi non interpellati, scrissi per lungo tempo in stenografia.

Andai anche oltre.

Timorosa del fatto che con un po’ di impegno si potesse decifrare, m’inventai un alfabeto fatto di simboli. Ricordo perfettamente che dopo una decina di pagine scritte con a fianco l’alfabeto, correvo in modo fluido come fosse stata la mia lingua madre.

Le lettere che mi sono rimaste impresse sono la A che era un quadrato e la E un tondo. Ovviamente quelle pagine sono un ammasso di scarabocchi che non sono più in grado di decifrare, l’alfabeto è andato perduto.

Leonardo, secoli prima, fu molto più accorto di me. Certo lui era un genio.

Scrisse i suoi “segreti” da sinistra verso destra e anagrammò le parole sulle quali voleva conservare il massimo riserbo.

Senza ombra di dubbio fu avanguardista.

Mi piacerebbe vivere per un mese al suo fianco, capire perché avesse bisogno di criptare le sue idee, i suoi appunti, i suoi disegni. Quante serpi temeva e perché non si fidava di nessuno.

Esiste oggi una persona che cripta messaggi per non farli leggere a nessuno, che ha idee così brillanti da tenersi per sé?

Una cosa forse è rimasta uguale, che tanti, troppi scrivono come mangiano e la lingua italiana è un optional.

Coloro che hanno studiato Leonardo sui libri di storia potrebbero chiedersi: “Che cosa avrà mai scritto Leonardo?”

Il “Trattato della Pittura” innanzitutto, che è la sua opera prima, più importanti ancora sono le centinaia di quaderni, fogli e appunti che formano la sua prolifica bibliografia.

Penna riprodotta fedelmente grazie ai suoi appunti

Si costruì persino quella che oggi chiamiamo penna stilografica.

Perché perdere tempo a tingere il pennino nell’inchiostro quando si può scrivere centinaia di parole di seguito? Mise dell’inchiostro nel serbatoio di un pennino e chiuse la parte superiore, con quella chiosò la sua storia.

In che lingua scriveva Leonardo i suoi rebus?

Era di sicuro un po’ confusionario, ma amava la lingua parlata, il volgare.

Merita una riflessione.

Lui si definiva “Omo sanza lettere”, lo scrisse in una delle pagine del Codice Atlantico.

Qual è il problema, perché si autodefinisce un uomo senza lettere?

Per una persona che si occupava di scienza era inammissibile non sapere la lingua con cui si discutevano tesi e dibattiti, che si parlava nelle università e nelle corti: il latino.

E lui non lo sapeva.

Insomma parlare il volgare per uno uomo del suo calibro può essere paragonato oggi come discutere una tesi in dialetto napoletano o fare un bel discorso all’Onu in lingua veneta.

Ovviamente Leonardo fece di tutto per impararlo, comprò libri di grammatica e studiò i testi scientifici in lingua latina.

Sforzi che valsero gran poco, forse è per questa difficoltà che scrisse i suoi testi in lingua volgare, non credo per provocare o essere di proposito in controtendenza.

Capiamo tutto il rammarico che cela la scritta “Omo sanza lettere”.

Ritratto di Leonardo da Vinci

Che cosa ci insegna Leonardo?

  1. NON PORCI ALCUN LIMITE

Sicuramente che non dobbiamo porci limiti, se crediamo in una cosa dobbiamo provarci, anche se non risulterà perfetta.

  • PER ARRIVARE AL RISULTATO DOBBIAMO CONTINUARE A SBAGLIARE

Qualsiasi risultato è il frutto di sperimentazioni. Se molliamo al primo ostacolo non raggiungeremo mai la fine. Sbagliamo? Riproviamoci imparando dagli errori.

  • NULLA E’ IMPOSSIBILE

Anche se non ha realizzato tutto quello che la sua mente vulcanica produceva, oggi siamo testimoni che le sue invenzioni erano fattibili e noi le abbiamo portate a termine per lui.

In questo periodo allora sfruttiamo il nostro ingegno, lasciamo che la fantasia prenda il sopravvento sulla ragione. Scopriamo nuovi orizzonti qualunque cosa si faccia per vivere.

LIBRI – FILM – LUOGHI DA VISITARE

Il primo libro è per bambini: “Leonardo e la penna che disegna il futuro” di Luca Novelli.

Il secondo libro da leggere è: Le infinite ragioni: Il manoscritto segreto di Leonardo da Vinci scritto da Giuseppe Bresciani

Il primo film: “The Secret Life of Leonardo da Vinci” Diretto da Michael Bouson e basato sulla vita dell’artista italiano,  straordinario racconto fitto di curiosità. 

Il secondo film: “Io Leonardo” diretto da Jesus Garces Lambert, con Luca Argentero nei panni di Leonardo da Vinci. Un viaggio unico, coinvolgente e affascinante nella mente di Leonardo, focalizzandosi sul Da Vinci pittore.

Non posso non lasciare questo spezzone del film “Non ci resta che piangere” quando Troisi insegna a Leonardo a giocare a carte.

tratto dal film “Non ci resta che piangere” – Stefania Doimo Zilio

LUOGHI DA VISITARE: senza dubbio il Museo Leonardiano, nel cuore di Vinci ospitato nella Palazzina Uzielli e nel Castello dei Conti Guidi. Troverete la più antica collezione di modelli leonardiani interamente dedicata all’opera di Leonardo scienziato, tecnologo e ingegnere.

CASA NATALE DI LEONARDO ad Anchiano, a 3 km da Vinci. La Casa dove, secondo la tradizione, Leonardo nacque il 15 aprile 1452 e la campagna della sua giovinezza regalano ancora oggi la suggestione dell’origine del Genio.

Casa natale di Leonardo da Vinci – Stefania Doimo Zilio

GRAZIE LEONARDO E AUGURI PER IL TUO COMPLEANNO.

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