Real Life

Rimpiangerai la solitudine nella Fase 2

Premetto che stare soli e sentirsi soli è molto differente.

Stare e sentirsi, due verbi che fanno la differenza vicini all’aggettivo soli.

Quante cose abbiamo imparato in questo periodo di lockdown. Prima del corona time c’era l’aperitivo time, il lunch time e il funny time e il sex time.

Tutti accovacciati gli uni sugli altri a rubarci aria e spazio per goderci il time.

Poi di punto bianco più nessuno, più niente e gli incontri on line non contano!

Ognuno di noi ha vissuto esperienze differenti, chi si è ritrovato a fare i turni per andare in bagno o in frigo, chi faceva maratone attorno a un tavolo, chi si è costruito una capanna per la privacy e chi avrebbe voluto una capanna da dividere.

Le single cosa hanno fatto?

Oso dire che sono quelle che hanno sofferto meno, un po’ perché abituate a parlare con le piante e i muri, un po’ perché la solitudine accende lampadine anche senza corrente elettrica.

Perlomeno così è successo a me tanto che se fosse continuata la fase 1 non mi avrebbe sconvolto più di tanto, certo mi mancano gli amici, sarebbe stato peggio se fosse successo nel 1980 con i postini in lockdown.

Quello di cui vorrei parlare è comunque la differenza tra il sentirsi soli e stare soli.

Chi si nasconde dietro il sentirsi soli?

Difficile a dirsi, dovremmo dare le chiavi della porta dell’IO a una brava psicoterapeuta, ma possiamo ipotizzare, solo perché siamo umani, che la paura di restare soli ci fa sentire tali anche al concerto di Vasco a Modena.

Chi si sente solo anche in mezzo alla curva nord di San Siro, sente quel senso di vuoto attorno, un’emozione che non ti lascia tanto spazio, neppure tante soluzioni perché anche se dovessi berci sopra, sicuro che avrai una sbronza triste.

Questo è stato il periodo della resa dei conti, costretti a stare con noi stessi avevamo due alternative: tirare in remi in barca e aspettare di essere sopraffatti dall’onda anomala messicana oppure tirare fuori la grinta e fare pace con noi stessi.

La solitudine ha qualcosa di magico per chi è in grado di soddisfare tutti i bisogni.

Quando ho mandato gli auguri di Pasqua a delle coppie ho detto loro di ritenersi fortunati. Il 70% delle donne mi ha poi chiamata in privato insultandomi.

Non hai idea della fortuna che hai di stare sola, mi hanno detto, la metto giù in modo elegante, perché in realtà la frase esatta faceva un po’ così: non ne posso più, porca miseria… bip… per ogni cazzata.. bip…. io faccio un casino… bip… beata te invece…BIPPONE.

Avevano ragione tutte!

Meglio sole che mal accompagnate, ma di questo ne parlerò in un altro articolo.

Torniamo alla solitudine beata od odiata.

Non siamo abituati a stare soli, vuoi l’amica, la famiglia, il lavoro, il compagno abbiamo tutti una vita sociale più o meno appagante.

Se invece sei sei un lupo solitario, un introverso, come vivi la reclusione forzata?

Qui secondo me entrano in gioco la scelta e la personalità. Se sei solo perché hai deciso di fare una scelta in controtendenza, ti sarai sentito integrato in una realtà che conosci bene.

Ti è piaciuto essere in una situazione uguale a tutti i tuoi simili, come ti sei sentito a far parte dell’ingranaggio terra?

Sentirsi soli e stare soli sono due facce della solitudine, ma mentre la prima riguarda lo stato d’animo, la seconda è solo legata al mondo esterno.

Chi sta bene con se stesso non ha bisogno che un'altra persona colmi alcunché, il contatto con se stessi è un’esperienza che può risultare fantastica, si raggiunge una maturità affettiva che possiamo definire come la migliore delle libertà.

Vuoi mettere incontrare una persona che sta con te per il piacere di condividere e non perché soddisfi il suo bisogno di sentirsi solo?

Diamo allora un senso a questa solitudine e cerchiamo di farci quattro chiacchiere, se regnerà il silenzio può nascere una bellissima relazione, abbi fede, prima o poi ti parlerà.

Al contrario se non tace e ti riempie di chiacchiere fai ancora parte di quelle persone che si sentono sole, non è certo un bel stare.

Tranquilla c'è rimedio, continua a seguire la rubrica Single is better e piano piano ritroverai la felicità, ti do la mia parola.

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𝒔𝒊𝒏𝒈𝒍𝒆 𝒊𝒔 𝒃𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓

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