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Masturbazione femminile quello che ( forse) devi sapere

Anche se la scienza ha assolto l’atto della masturbazione femminile definendola addirittura benefica per la salute, se ne parla poco e con molto imbarazzo. Non so se lo sai, ma un tempo si diceva che praticare l’autoerotismo faceva diventare ciechi, il motivo te lo spiego più avanti.

E’ incredibile che un atto così naturale, che pare si inizi da quando siamo nell’utero materno, sia ancora un argomento spinoso, fatto di parole volgari e di retaggi retrogradi.

Possibile che la domanda più frequente su Google sia: “Masturbarsi fa male?”

Le ragazze si affidano agli strumenti di internet quando basterebbe informarsi e leggere qualche libro interessante, parlarne con un esperto sessuologo o ginecologo, con un genitore evoluto magari.

Un saggio di riferimento potrebbe essere quello di Thérese Philosophe di Diderot: un breve romanzo che esalta la “Masturbation feminine” e siamo nel 1748 tanto per dire.

Privarsi di un momento straordinario come la masturbazione per vergogna, retaggio culturale, timore di un Dio che ti punirà all’infinito, lo trovo orripilante.

L’essere pudici lo trovo meraviglioso, soprattutto oggi che tutto è esternazione, eppure come società siamo poco evoluti, se ancora oggi parlare di masturbazione femminile è come complottare un attentato al Papa.

Altra cosa che considero degna di un tasso d’ignoranza elevato è credere che la masturbazione femminile sia prerogativa dei single. Ovviamente non è così, il piacere personale intimo è appagante in modo diverso, dissociamolo dal binomio autoerotismo/ single.

La mia serie preferita Sex and the city ne parlò con tale naturalezza che ricordo di aver tirato un sospiro di sollievo.

Finalmente, mi sono detta al tempo, qualcuno ha avuto il coraggio di parlarne e di renderlo talmente naturale che forse per le protagoniste era più scandaloso andare a farsi la spesa da sole.

Ci portiamo comunque appresso retaggi di pericolose affermazioni, anche se in alcune epoche era tutto fuor che un tabù.

Sì, siamo nel IV secono A.C. e te lo immagini il filosofo Diogene il Cinico che si masturbava in pubblico giustificandolo come un bisogno corporale alla pari di predicare o farsi una vasca in centro?

E veniamo alla famosa frase che masturbarsi rende ciechi, chi l’ha detto?

Siamo nel 1760 quando Samuel Tissot, un medico svizzero, scrisse L’onanisme, nel quale elencava tutti i danni della masturbazione. Il piacere solitario, secondo il medico, causava cecità perché con l’eiaculazione si perdeva zinco, un oligoelemento che proteggeva l’occhio dalla luce.

TABU’ PER ALCUNI NATURALEZZA PER ALTRI

Il cristianesimo si limita a dire che la masturbazione è un rammollimento dell’animo, poi l’ha definita un disordine morale. San Tommaso d’Aquino nel XIII secolo lo inserì tra i peccati gravi contro natura, ma nel 1621 il medico inglese Robert Burton nel suo trattato L’anatomia della malinconia la consigliava alle donne depresse.

E così via, fino ad arrivare ad oggi, che per quanto ci riteniamo liberi, la vergogna è ancora ben presente.

E’ certamente un atto intimo e masturbarsi in pubblico non è contemplato, lo step da superare è la comunicazione verbale, si fatica a trattare l’argomento senza il timore di essere fraintesi.

Gli esperti come si esprimono?

Masturbarsi fa bene alla salute, chi lo fa si ammala di meno, si attiva il sistema immunitario e aumenta la produzione dei globuli bianchi.

Quindi allunga la vita e non si può che terminare con un..

CHI FA PER SE’ FA PER TRE.

Parlare di masturbazione se lo si fa usando parole gentili ed eleganti è riempitivo.

Ognuna di noi lo fa come meglio le aggrada, c’è chi usa dildi colorati, chi attrezzi più o meno compatibili, chi la mano. Poco importa, ciò che l’autoerotismo insegna è conoscere il proprio corpo a tal punto da rendere poi il rapporto a due molto più soddisfacente.

E’ un ottimo argomento da trattare tra amiche o con il proprio compagno, consiglio vivamente di farlo con naturalezza e secondo il proprio pudore, ma lasciarsi andare è esplorativo.

Nel prossimo articolo ti farò vedere gli oggetti del desiderio vintage, ce ne sono di pazzeschi.

ciao e BUON PIACERE A TUTTI

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1 Comment

  1. Gloria says:

    Per prima cosa, le immagini sono geniali. Rappresentano la masturbazione in modo sensuale e giocoso allo stesso tempo! Poi, condivido TUTTO quello che c’è scritto, dall’inizio alla fine. Basta tabù, basta vergogne: masturbarsi è bello e salutare e ci aiuta a sentirci belle e sensuali. Adoro la parte dei “dildi colorati” e “attrezzi più o meno compatibili”! Ahahaha! Spesso ci si vergogna delle proprie fantasie, mentre io la vedo come una cosa normalissima, divertente e trovo simpatica a pelle una ragazza che lo ammette! Io sono partita dagli “attrezzi più o meno compatibili” per poi cercare online e passare ai “dildi colorati” di Sexyfollie! Un momento della giornata lo trovo sempre per me stessa e niente… VIVA L’AUTOEROTISMO!

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