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Sexting un fenomeno con molte insidie

Sexting ovvero messaggio dal contenuto erotico. Lo scopo è mantenere il contatto con il partner, inviando foto senza veli o testi molto espliciti. Sexting, un fenomeno con molte insidie.

Parto col dire che è un lavoro paragonabile all’uomo che cerca le palline da golf. Pensa agli svariati tentativi per essere soddisfatta della foto. Non si può negare che la fregola dei preparativi è eccitante, ma a quanti si stringe il respiro dopo l’invio?

Il sexting è un fenomeno con molte insidie, è nostro dovere saperlo.

Abbiamo detto che il setting, la posa, le luci e il messaggio non verbale, costano al protagonista un impiego di carico di ormoni, scevri da pregiudizi e nessun tabù.

Senza indugio l’altro deve sapere che ci siamo. Costi quel che costi. Come fossimo una schiera di formiche soldato pronte a difendere il nostro nido.

Che sarà mai la sfrontatezza di prendere il “rischio” per le corna e non avere alcuna remora se noi “ignudi” potremmo girare per il web?

Il parossismo dell’eccitazone è che il partner provi il massimo vertice supremo di goduria nei nostri confronti.

Si tratta di una sorta di narcisismo condiviso.

Vediamo cosa dicono le statistiche sul sexting.

Leggendo le statistiche, il primato va agli uomini risultati più spudorati nel chiedere e nell’inviare foto porno. Ma le donne rispondono felici, mica una semplice felicità, l’eudemonia della felicità. Infatti sono invischiate in un rapporto che rasenta la“legalità”. Insomma si concedono più di frequente se amanti clandestini. Il noto sentiero lubrico cui è facile cadere.

E diciamolo, il linguaggio più usuale è correlato da questi tipi di messaggi. Rende il tutto ancora più stuzzicante.

Non è chiaro invece se, tra le coppie consolidate, sia la distanza a invitare l’altro nell’eccitante sexting. In un caso o nell’altro il sexting è un fenomeno con molte insidie.

Dato che spopolano oramai i siti d’incontri come: Tinder, Meeting, Grindr, Twitter per citare i più noti, è facile farsi prendere dal sexting. Vuoi per accalappiare il pollo, vuoi per raggiungere presto il risultato, si inviano foto sexy accompagnate da poesie erotiche, che ovviamente di poetico hanno gran poco.

Inviare foto esplicite a chicchessia è pericoloso.

E’ importante dire che, nel momento in cui si invia una foto, si è già acquisito il rischio, cioè la consapevolezza che quelle immagini potrebbero essere divulgate sul web.

La legge cosa dice in proposito sul sexting?

Il sexting non è vietato dalla legge, se non sono coinvolti giovani sotto i 18 anni. In questi casi l’articolo 600-ter del codice penale prevede la reclusione dai sei a dodici anni e una multa da 24.00€ a 240.000€.

La divulgazione illecita di immagini o video sessualmente espliciti è in ogni caso un reato. La legge del 19 luglio 2019, n.69 ha introdotto, spinta dall’aumento di aggressione manifestata sui social network, un inasprimento della pena. Si tratta art. 612-ter c. p.

Semmai la vittima venisse a conoscenza del fatto, può intraprendere un’azione legale.

I consigli di una novellina sul sexting.

Con poco sforzo direi che tagliare letteralmente la testa, quando si fa click, non sarebbe male. Piercing o tatuaggi riconoscibili non vanno fotografati, come tutti i segni particolari che porterebbero dritti a te.

Neanche a dirlo il fenomeno del sexting si è divulgato durante la pandemia. Coppie costrette a stare lontane allentavano la tensione con queste concessioni, più o meno spinte.

Certo, non si può negare che il sexting sia molto divertente. Tra i preparativi per fare il selfie perfetto, l’attesa del commento del partner, il rimando dello stesso, eccita davvero tanto.

Quindi tutto bene se il bene ha le antenne dritte. Perché una preoccupazione io ce l’ho!

Cercando il fenomeno su internet, ho trovato diversi articoli che ne parlano. Più di uno ha confermato la preoccupazione che avevo. I giovani sono i meno informati sulle conseguenze del sexting. Appunto un fenomeno con molte insidie.

Negli Stati Uniti sono state svolte diverse indagini tra gli adolescenti.

I risultati ci aiutano a inquadrare meglio il fenomeno. 

606 adolescenti, tra i 14 e i 18 anni sono stati intervistati dai ricercatori dell’università dello Utah, dipartimento di Psicologia.  Il 20 % degli studenti affermava di aver inviato una foto di sé molto esplicita tramite il telefono. Il 25% di averle divulgate ad altri, pur sapendo delle gravi conseguenze legate all’atto.

Se pensiamo che il fenomeno è nato nel 2005 e lo studio condotto dai ricercatori  ( Donald S. Strassberg, Ryan Kelly McKinnon, Michael A. Sustaíta e Jordan Rullo) è stato svolto nel 2012, cosa risulterebbe fatto oggi nel 2023?

L’ultimo dato a nostra disposizione tutto made in Italy, conferma che l’80% fa sexting e le donne sono una forte componente del fenomeno.

I messaggi bollenti piacciono alle over 40 che flirtano senza impegno e soprattutto quando i loro compagni girano la testa dall’altra parte.

La strategia del sexting libera l’audacia. Ma…

Le donne trovano più accattivante ammiccare fingendo che tutto sia un gioco, che vedersi di persona e trasformare l’incantesimo in un incubo da adulterio.

Scaldarsi ma non scottarsi è il leit motiv delle over 40. D’altro canto, il sesso digitato manda su di giri per svariate ragioni. Ab initio, il corteggiamento live non è previsto, quindi non lo sono gli investimenti per la conquista. Sai che risparmio di sbattimenti mentali?

In summo, non potete non aver visto il film di Paolo Genovese Perfetti sconosciuti del 2016.

Parte tutto per gioco e finisce con una catastrofe per le coppie protagoniste del film.

Di seguito uno dei tanti dialoghi di quella sera.

Cosimo: No scusa, che cazzo di messaggio è?”

Bianca: “Ora ti spiego…”

C: “Ma che vuoi spiegare?! Questo c’ha scritto “c’ho voglia di scopare!””

Peppe: “Ah, tante volte può essere il T9, eh!”

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