Real Life

Quando il termine positività oggi fa paura

Sicura che essere positivi sia una bella cosa ?

Leggo un sacco di post con scritto: siate positivi, voglio positività, dobbiamo essere positivi.

In questo momento storico la bella parola, il cui significato potrebbe occupare un’intera serata tra amici, assume le sembianze più cupe.

In vero la parola positivo significa che c’è, che esiste ed è sicuro, che si fonda su ciò che è certo e concreto.

Paradossale chiedere positività all’universo quando l’essere positivi oggi porta solo guai.

E se provassimo a cambiare il termine, per esempio con un “pensa che andrà tutto bene”, “abbi fede”, “cerca la felicità dentro di te”, sono comunque messaggi rivolti al bene che non contengono la parola incriminata.

Tutto parte da dentro di noi, anche il senso di felicità, di serenità, dello stare bene fisicamente e mentalmente.

Abbiamo chiari questi concetti eppure ogni giorno pesano le voci critiche e negative che leggiamo e sentiamo a raffica.

Hellen Keller diceva che nessun pessimista ha mai scoperto il segreto delle stelle o dato speranza a un altro essere umano e sono d’accordo con lui.

Già noi umani abbiamo il problema di avere un cervello programmato per concentrarsi di più sui lati negativi per una questione di sopravvivenza, in pratica ci difendiamo dal pericolo anche se questo non c’è.

Proviamo allora a sforzarci a pensare meglio, investire questo tempo facendo azioni utili a noi stessi.

Guardati attorno e pensa a che cosa potresti fare per impiegare questo tempo.

Pulire a fondo la casa, il garage, leggere quel libro che hai comperato un anno fa, riprendere in mano i pennelli che tanto ti piacevano quando eri piccola.

Vuoi vedere che riscopri una passione assopita e ti ritrovi a sorridere di nuovo?

PS: io per il momento non auguro a nessuno di essere positivo 🙂

author-sign

Ti potrebbe piacere anche...

Articoli popolari...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *