curiosità

Ecco i segreti per investire bene sull’arte

Il collezionismo non si improvvisa, a ogni generazione di collezionisti c’è una generazione di artisti, oggi fai un affare se individui quelli promettenti, che abbiano già un background d’esperienza e un piede sul mercato.

I talenti di oggi si esprimono con tecniche diverse, riflettono come i loro predecessori i sentimenti più intimi, esprimendo provocazioni, illusioni, dispiaceri e piaceri a seconda di come vedono scorrere il loro tempo.

In più rispetto a un Picasso, Van Gogh o un Gauguin i nuovi artisti hanno l’ottimismo rigeneratore di internet capace di minacciare il conservatorismo tradizionale che gioiva dell’indifferenza di molti per esaltare i pochi eletti ammiratori.

Gli avi dell’arte ci hanno costretto ad avere paura dell’arte invocando elegiache litanie su ciò che era giusto e ciò che non lo era, per anni gli artisti hanno nascosto le loro opere pensando di essere derisi, accusati e scanzonati.

Finalmente questa mania è finita, l’arte si è fatta rivoluzionaria e gli artisti emergenti possono godere della loro espressione e del libero arbitrio.

INVESTIRE SULLE GIOVANI PROMESSE E’ UN MUST PER IMPRENDITORI E PRIVATI

Per la maggior parte dei collezionisti investire ha un valore economico certo, si individuano i migliori e si punta sul loro successo.

Sono sempre di più le aziende che stringono accordi con artisti emergenti per divulgarne la conoscenza e il talento.

Fideuram Private Banker

Ha puntato gli occhi sul genio creativo di un’artista vicentina, Elisabetta Maistrello, già protagonista di mostre importanti e presente in gallerie di pregio nazionali.

Fideuram Private Banker ospita per questo una sua permanente presso la sede di Verona.

Elisabetta Maistrello realizza opere di riflessione allo spettatore, i suoi “volti di donna” hanno uno stile inconfondibile, tanto da essere considerata tra le pittrici più innovative del nostro tempo.

Ritratti di Elisabetta Maistrello

Elisabetta Maistrello è capace di creare un cortocircuito tra il reale e l’immaginario, lo fa con pennellate libere, dai forti toni confluendo in qualcosa di perfettamente compiuto, in cui il messaggio subliminale è lo scopo ultimo dell’opera.

Dalla collezione “ Chi sono io? Uno, nessuno, centomila” si evince come l’artista intenda fare da specchio alle anime degli occhi che osservano le sue opere.

Identificandosi si ha il coraggio di ammettere che nessuno è identico a ieri, tutto scorre, tutto è in divenire.

Donne in cerca della loro essenza, quella femminilità perduta che tenta di emergere dagli angoli spigolosi della vita.

Lo sforzo è di schiarire le ombre della figura mitica femminile nelle quali si evince lo stile riconoscibile dell’autrice e la visione profondamente cambiata, quasi stravolta della donna.

Le collezioni dell’artista sono una narrazione personale evolutiva, un processo che Elisabetta Maistrello condivide intimamente attraverso le sue opere in una mostra fisica.

Possedere un volto di Elisabetta Maistrello è come essere partecipe cosciente di un’evoluzione sentendosi a proprio agio.

author-sign

Ti potrebbe piacere anche...

Articoli popolari...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *