Galateo e bon ton

Il galateo del Natale e il bon ton da rispettare

Ti piacerebbe conoscere le regole delle buone maniere, il galateo del Natale e il bon ton da rispettare? Se la tua risposta è un sì, colmo di curiosità, sei capitata nel posto giusto. In questo articolo cercherò di darti delle dritte che pochi sanno per fare bella figura con chi vuoi tu.

Innanzitutto ti racconto da dove viene l’usanza di scambiarsi regali.

Te la faccio brevissima, ma mi piace poterti dare qualche nozione che potrai condividere se vorrai a tavola.

Facciamo un salto indietro, precisamente a 700 anni prima di Cristo, quando visse il re dei Sabini Tito Tazio. Fu lui a dare il via all’usanza dello scambio dei doni.  La leggenda vuole che il sovrano, per capodanno, chiese ai suoi sudditi un dono molto semplice: un ramoscello d’alloro o di ulivo colto nel bosco sacro delle dea Strenia, da cui deriva la parola strenna/regalo. Questo gesto carino divenne virale, diremmo oggi. Ogni cittadino prese l’abitudine di scambiarsi questi rami sacri come segno di prosperità e abbondanza per tutto l’anno a venire.

Ora entriamo nel vivo del galateo del Natale e il bon ton da rispettare

Prima domanda: quando prepari una cena per Natale, con amici e conoscenti, devi pensare a un cadeaux per tutti?

Secondo la Signora del bon ton Barbara Ronchi della Rocca il più bel regalo è la tua ospitalità. Per cui non sei tenuta a fare un regalo ai tuoi invitati. Ma se proprio non resisti, questo è l’unico caso in cui il galateo consiglia sia uguale per tutti. Potrebbe essere una scatola di cioccolatini, una piccola pianta, un segnalibro fatto con le tue mani, tutto quello che vuoi, basta sia piccolo.

Nel caso fossi uno degli invitati ricorda di ricambiare il gesto, inviando un altrettanto cadeaux dello stesso valore, oppure consegnalo direttamente a lei, alla prima occasione.

Come si apparecchia la tavola per Natale secondo il galateo?

Se c’è una festa in cui può esprime la nostra creatività è proprio il Natale. Anche chi non è avvezzo all’apparecchiatura della tavola si impegna per renderla accogliente, vero?

Segui queste semplici regole per renderla ancora più bella.

L’apparecchiatura della tavola deve essere fatta alla “latina”: tovaglia grande che mascheri le allungature del tavolo. Attenta però non deve toccare terra. Calcola 40 centimetri dal tavolo. Non dimenticare un mollettone che protegge il tavolo dal calore dei piatti e attutisce l’acciottolio delle posate.

I sottopiatti sono passati di moda, ma a Natale sono concessi. Meglio se dorati o di ceramica per un tocco di classe in più. Se hai una vena artistica prova a mettere sopra la tovaglia bianca un coprimacchia di tulle fermato agli angoli con cordoni o fiocchi dello stesso colore.

Sempre e solo per questa occasione anche il tovagliolo non sarà posto sulla sinistra vicino alle forchette, ma sul piatto ornato con un nastrino rosso o dorato, un rametto di abete o una pallina di vetro, occasione perfetta per sostituire il centro tavola, se il tavolo è stretto.

Diciamo pure che i segnaposti non sono necessari per gli inviti in famiglia, ma questa è l’unica occasione per abbellire la tavola e fare in modo sia un altro dono da portarsi a casa. Ti puoi sbizzarrire con il centro tavola, se c’è lo spazio per posizionarlo.

Una regola assoluta è che, qualunque cosa abbiate pensato di bizzarro, sarà concesso solo in questo periodo. Un Babbo Natale in groppa a Rudholph o trenini porta doni sono addobbi simpatici se avete bambini, estroversi se siete solo adulti.

Ai bambini un tavolo a parte

Ricordo come fosse ieri il tavolo dedicato a noi bambini durante i pranzi, non solo a Natale, in famiglia. La preparazione della tavola era completamente pensata per evitare danni involontari. Niente plastica, ma il servizio di ogni giorno può andare bene.

Rosso colore principe del Natale?

Chi l’ha detto. E’ come dire che senza il rosso non c’è Natale? Certo, il colore rosso è per tradizione natalizio, ma dobbiamo tenere conto del gusto personale della padrona di casa. Per questo se ti piace il blu, l’oro o il fucsia sentiti libera di addobbare la tavola come ti pare.

Di che cosa non si parla a tavola.

Ovviamente la conversazione a tavola ha le sue regole. La prima in assoluto niente critiche o i giudizi su che cosa stai mangiando. Si evitano come la peste argomenti scottanti che possono mettere in imbarazzo i presenti. Non fare battute scontate, non esagerare con le tue opinioni. Ricorda che non sei a un comizio, la conversazione deve essere fluida e leggera, in modo tale che ognuno possa poter dire la sua, senza sentirsi giudicato.

Non si parla di politica, religione, sesso, argomenti troppo personali, malattie, intolleranze e insomma tutti argomenti che potrebbero dividere le opinioni degli invitati. Resta sul neutro e piuttosto intavola argomenti che possano coinvolgere, come il posto più bello visitato, l’ultimo libro letto, la scoperta del secolo e così via.

Il galateo del Natale e il bon ton da rispettare dell’invitato

Mica solo la padrona di casa deve rispettare le regole del galateo. Se sei invitato a pranzo devi rispettare le regole del galateo e del bon ton, ti serviranno per fare bella figura.

Sii puntuale o con un massimo di cinque minuti di ritardo. Arrivare in anticipo non è buona educazione. La padrona di casa potrebbe avere una tabella di marcia pensata e potresti rovinare tutto.

Mai presentarsi a mani vuote. Questo vuol dire che seguire il bon ton. No a mazzi di fiori grandi, meglio una pianta con il suo vaso. Attenti a dessert non richiesti. Una buona padrona di casa avrà pensato anche al dolce e arrivare con un vassoio di pasticcini potrebbe voler dire che il suo dolce non sarà apprezzato. Fa la differenza se siete amici e vi mettete d’accordo sul da farsi.

Evita di portare con te il tuo + 1 trovato on line la settimana prima. Comunque sia non ci si presenta con un ospite inatteso, metti solo in imbarazzo la padrona di casa che dovrà ripensare ai posti a sedere e perché no, magari anche al menù.

Non si rifiuta il cibo offerto

Argomento delicato questo del cibo. Innanzitutto se sei a dieta e hai confidenza con la padrona di casa cerca di farglielo sapere in anticipo, ma non costringerla a preparare un menù solo per te. Al massimo nella pasta falle togliere il formaggio, nel secondo non farti servire la carne ma solo verdure e così via. Negli altri casi devi accettare ogni cosa ti si presenti senza annunciare a tutti le tue intolleranze o le calorie che hai mangiato durante il giorno. Ma su questo argomento dedicherò un altro capitolo.

Il tour in casa è off limits

Non sei a Venezia, per cui non puoi girare per la casa curiosando. A meno che, tu non sia accompagnata da chi ti ospita. Chiederai solo dov’è la toilette, ma solo quella. Ti pensi essere beccata mentre sbirci in camera da letto o nello studio? Non ci voglio neppure pensare.

Dress code

Passiamo al dress code. Diciamo subito che un’ottima padrona di casa si veste in modo meno appariscente degli ospiti per permettere alle signore di essere le protagoniste. Detto questo. Se ci sono indicazioni particolari, tipo una serata a tema, va comunicata. Altrimenti il dress code seguirà le regole del bon ton della casa e della tipologia dell’invito. Anche su questo argomento però farò un articolo a parte perché merita. Per il momento basti sapere che se è una cena o un pranzo formale l’abito sarà adeguato a luogo e orario, se è informale siamo decisamente più liberi di vestirci come preferiamo. Ricorda però niente strass e spacchi se sei a casa di amici per una serata che finisce a burraco.

Se hai domande o curiosità scrivimi nei commenti

ciao alla prossima

author-sign

Ti potrebbe piacere anche...

Articoli popolari...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *