Real Life

Sei bloccato? Non chiedere agli altri cosa devi fare

Ti sarà capitato di sentirti bloccato, credo sia una delle sensazioni più facili da spiegare a chi ti chiede cosa succede perché ti vede “strano”. Per uscirne inizia col smettere di chiedere agli altri cosa devi fare.

Quanto sei bloccata, pensi che nessuna via d’uscita sia quella giusta.

Ti poni domande anche su faccende che fino a ieri erano certezze.

Dal semplice vorrei cambiare lavoro oppure è lui la persona giusta per me si arriva a chiedersi se il latte alle mandorle ti rovina lo stomaco o forse sarebbe meglio mungere una bufala ogni mattina.

Si parte da un’indecisione e poi per dispetto compaiono mille altre come i funghi in autunno dopo un bel acquazzone.

POSSIBILE?

E’ il momento in cui metti tutto in discussione e non sai più cosa è giusto o cosa è sbagliato, se hai fatto bene o potevi fare meglio.

Il tuo cervello inizia a elaborare un sacco di informazioni e si inceppa e ti lascia sgomenta, persa.

Così fai quello che facciamo tutte, sbagliando: chiedi agli altri di trovare la soluzione per te.

Funziona in questo modo: ho un lavoro che non mi soddisfa, sono infelice appena apro gli occhi e so che il luogo in cui dovrò passare otto ore mi innervosisce, mi deprime, mi rende apatica.

Vorrei tanto avere il coraggio di cambiare, ma non ci riesco, sono bloccata. E’ meglio che chieda ad amici, famigliari, conoscenti e al prete che cosa devo fare.

Ognuno di loro darà il suo responso e lo farà in buona fede, secondo le esperienze personali.

La mamma abituata ai sacrifici ti dirà di non fare pazzie, il papà temerario ti dirà che devi cambiare subito, l’amica che è solo un momento di fase down e presto passerà, il conoscente ti dirà di andare all’estero perché lì ci sono più possibilità e il prete?

Forse sarà l’unico che non ti darà consigli ma ti chiederà di affidarti a Dio perché lui ti dirà cosa fare.

In un certo senso è quello che si avvicina di più alla soluzione, se Dio lo intendi come una forza divina che hai in te, dentro di te.

Sì perché l’unica persona che sa cosa è giusto per te sei solo tu.

Le risposte sono dentro di te e ti assicuro che la tua anima non sbaglia mai.

Certo devi imparare ad ascoltarla, a prendere confidenza con quella vocina che ti parla.

All’inizio è difficile, è sopraffatta dai rumori esterni e lei non ama gridare per farsi sentire. Se spegni la frequenza del caos e ascolti attentamente inizierai a sentirla e ti assicuro che la sua voce sarà forte e chiara.

Imparare a non giudicare quello che ti dirà è fondamentale perché è talmente sincera e spietata delle volte che spesso non ti piacerà quello che ha da dirti.

Fidati partendo dal presupposto che lei vuole solo il tuo bene.

Ti è mai successo di incontrare una persona e senza motivo ti è antipatica oppure di accettare un posto di lavoro e dal primo giorno avere l’impressione che qualcosa non quadrava?

Fai di tutto per smentire quelle sensazioni, alla fine saranno loro a presentarti il conto perché ti ricorderai, quando non ne potrai più, che quel sentire della prima volta era la cosa giusta.

E’ la verità detta da un inconscio privo di contaminazioni, libero dalle influenze della mente che entreranno in campo pochi minuti dopo che la vocina ti aveva parlato.

Abbiamo una mente boicottante, capace di farci sentire bloccati, ci fa vedere la nuvola nera in un cielo terso o al contrario un fiore in una distesa di letame.

Tutto questo perché nessuno ci ha insegnato a guardarci dentro, a parlare con noi stessi e ad ascoltare la nostra anima.

Abbiamo tutti momenti no, possono durare un giorno, una settimana, un’ora. I pensieri negativi corrono nella nostra mente fino a creare un uragano di disastri convincendoci di aver sbagliato tutto nella mia vita!

In questi casi è inutile ragionare, siamo in lockdown mentale, chiusi nel nostro IO pessimista che ci devasta senza tregua.

E’ difficile uscire da questo loop, l’unica soluzione in questo caso è non fare niente.

Nessuna decisione, nessun colpo di testa perché in ogni caso faremmo una cazzata che si sommerà alle altre per cui ci stiamo dilaniando.

I NO SONO UNA GRANDE POSSIBILITA’

Succedono quando qualcosa non ci piace e non vogliamo VEDERLO, ci opponiamo con tutte le nostre forze perché darci torto è mica facile.

Basta far cadere una goccia di caffè in una tovaglia linda e scoppia la miccia.

E’ la goccia che fa traboccare il vaso ormai colmo di pensieri negativi, quella goccia di caffè sarà la conferma delle teorie peggiori su noi stessi e sul nostro destino infausto.

Cosa facciamo a questo punto?

Lasciamo che siano gli altri a decidere per noi, chiediamo un aiuto esterno convinti che qualcuno avrà la chiave per aprire la porta sulla nostra felicità.

E’ istintivo, è umano, nulla di sbagliato se non il fatto che nessuno di loro ha sentito, provato e vissuto dentro di NOI.

La soluzione migliore è ascoltarsi e non avere paura.

Prova ad accogliere questi momenti pensando che passeranno, che sono come quelle bufere di vento e tempesta che non durano a lungo. Tornerà a splendere il sole presto.

Pensa che molti dei pensieri brutti sono sconnessi tra loro, in altri momenti alcuni non li avresti neppure notati, il tornado porta dentro più cose possibili per farsi forza.

Se stai male qualcosa non va, certo questo non si può negare.

Eraclito diceva che la Sibilla parla con bocca folle, quindi durante la bufera prova a scrivere tutto quello che ti passa per la mente e poi fai come i sacerdoti del tempio, analizza tutto a mente fredda.

La soluzione potrebbe essere lì a portata di mano, potresti scoprire che non è il tuo uomo o il lavoro il tuo problema, ma solo un’intolleranza al lattosio o al glutine che ti rende la vita un inferno.

Sto ironizzando ovviamente, eppure spesso il nodo della matassa è ben distante da dove pensavamo fosse.

Nel dubbio innamorati di te.

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